A Trento il tuo esordio da titolare, quali emozioni hai provato?
“È stata una grande emozione, in una partita non facile ma sono contento. Voglio continuare a crescere aiutando i miei compagni quando il mister mi chiede di giocare. Dopo tanto tempo fermo sono contento di essere tornato in campo, adesso dobbiamo pensare subito alla prossima gara.”

Finalmente in campo dopo un lungo infortunio: come hai affrontato e superato questo periodo difficile?
“Fortunatamente l’ho superato, è stato un momento difficile e ora non ci voglio più pensare.”

C’è qualcuno che ti è stato vicino in particolare modo in questo periodo fuori dal campo?
“Mi è stata vicino la mia famiglia. È il mio primo anno tra i grandi e ho voglia di dimostrare il mio valore.”

Come hai vissuto questi primi mesi a Mantova?
“Da fuori dal campo è stato difficile. Mi trovo bene e sto bene con tutti. È un bellissimo gruppo, sono contento.”

Porti un cognome importante per il calcio italiano, che consigli ti danno nonno e papà?
“Nonno e papà hanno un po’ d’esperienza, è difficile. Il mio è un nome un po’ importante. Io penso a quanto di mia competenza, so che siamo persone diverse. Mi danno tanti consigli e mi sgridano, mi dicono bravo quando è giusto dirmelo e quando faccio le cose male mi dicono che ho sbagliato. Sono molto diretti.”

Col Lecco un’opportunità per ripartire dopo il ko del “Briamasco”.
“Sicuramente. Con il Trento è stata un partita complicata, ma ora dobbiamo pensare a ripartire già dalla prossima sfida. Sarà tosta ma dovremo fare la nostra partita.”

Che tipo di partita sarà?
“Gli avversari sono nella parte alta della classifica, siamo consapevoli di dover fare quello che il mister ci chiede. Sarà un match impegnativo ma sicuramente ce la giocheremo.”