CREMA – In occasione della 29a giornata di campionato esordio per Andrea Mandorlini sulla panchina del Mantova. Un pari a reti bianche quello contro la Pergolettese, caratterizzato da una prestazione più attenta a livello difensivo come commentato presso la sala stampa del “Voltini”.

Avete imbrigliato l’avversario per un’ora, trovando qualche difficoltà nel finale.

“Un po’ ammalati lo siamo ancora, è stata una partita in cui era importante portare a casa un risultato positivo, abbiamo fatto di necessità virtù. Nelle ultime battute si è un po’ subito, sicuramente possiamo far meglio ma oggi la gara è stata questa”.

Quali indicazioni le ha fornito questa gara?

“Prestazione solida, i padroni di casa erano aggressivi, abbiamo rischiato qualcosa per l’intensità nelle giocate. Importante non aver preso gol, in fase offensiva qualcosa in più va fatto. Avevo colto un po’ di preoccupazione generale visto il momento, piano piano la partita ha avuto il suo svolgimento, fondamentale non aver perso. Magari risulta riduttivo, non abbiamo fatto tanto per cambiare le sorti del match, bisognerà far meglio la settimana prossima”.

Qual è il livello di conoscenza dei giocatori adesso?

“Scoprire le caratteristiche dei calciatori è rilevante, questa squadra ha qualità diverse rispetto a ciò che la classifica impone, da un certo punto di vista non sapevo cosa aspettarmi. Ho ottenuto risposte positive, tante cose sono state fatte bene, altre meno ma credo che per adesso vada bene così. Guai ad accontentarci”.

L’obiettivo primario era non perdere: che approccio vi aspetterà contro la Triestina?

“Sono tutte sfide cruciali ed ognuna ha la sua storia. Chiaro che quando prendi così tanti gol nell’arco della stagione qualcosa devi fare per subire di meno. La squadra deve ritrovare concretezza nell’approccio difensivo, in ogni gioco di squadra senza questo elemento si fa fatica. Quando sei ammalato e stai cercando di uscire da una brutta situazione, quello odierno è un bordino. Possiamo fare meglio, anche le mie conoscenze aumentano vedendo i calciatori all’opera”.