Padella: “Esordio migliore non ci poteva essere”

29 Gennaio 2023

Padella: “Esordio migliore non ci poteva essere”

MANTOVA – Dopo la vittoria per 2-0 contro il Lecco, il difensore Emanuela Padella ha risposto alle domande dei presenti nella sala stampa dello stadio “Danilo Martelli”.

Com’è esordire e vincere?
“Esordio migliore non ci poteva essere. Sono contento, è la mia prima al “Martelli” e la mia prima vittoria. Sono emozionato. Ci portiamo a casa una bella vittoria contro una squadra molto forte come il Lecco. Andiamo a avanti e testa già alla Pro Sesto.”

Quanto pensi di aver portato a livello di esperienza nel reparto difensivo?
“La squadra era già molta compatta. Il gruppo è molto unito e ci sono tanti ragazzi giovani forti: Ghilardi, Pierobon sono fortissimi e possono arrivare in alto. Abbiamo fatto quello che il mister ci ha chiesto in settimana.  Sapevamo i loro punti deboli e siamo stati bravi a sfruttarli.”

È stata una battaglia dura là dietro?
“Come sempre. Chi vince più duelli la porta a casa. Il Mantova oggi, rispetto al Lecco, aveva più voglia di combattere e di vincere.”

Che differenze hai notato rispetto a Trento?
“La sconfitta di Trento è stata su un campo non giocabile. Quello ha favorito molto la squadra avversaria. Oggi si è visto un Mantova voglioso che ha giocato bene a calcio e che ha capito i momenti. È stata una vittoria di spessore molto alto.”

Tifosi che si sono fatti sentire.
“Sì, li abbiamo sentiti. Siamo noi a portare la gente allo stadio, con le prestazioni e la voglia di vincere. Cercheremo di farlo.”

Quanto serviva qualcuno in campo che aiutasse a gestire meglio i momenti della partita?
“Quando la squadra avversaria ti pressa c’è bisogno di rifiatare. Ci sono tanti ragazzi giovani che devono imparare questo. Dietro di me io ho già 15 anni di carriera e sono come funziona, perché altri me l’avevano spiegato. Cerco di portare questo alla squadra: la mia esperienza e la mia cattiveria agonistica.”

La discussione con mister Foschi?
“Fa parte del gioco e della tensione. Anche lui ha giocato a calcio e sa che per 90 minuti siamo totalmente altre persone. Questioni di campo.”