Presentato Davide Possanzini

30 Giugno 2023

Presentato Davide Possanzini

MANTOVA – In occasione della conferenza stampa di presentazione, il nuovo tecnico biancorosso Davide Possanzini ha rilasciato alcune dichiarazioni. 

Mister, benvenuto a Mantova: prime sensazioni?
“Ottime, sono molto entusiasta della scelta fatta. Sono contento perché avevo bisogno di un’esperienza così. Spero di poter dare un ottimo contributo. Ho tanta voglia ed entusiasmo, mi auguro di dare soddisfazioni ai tifosi mantovani.”

Brescia e Mantova vantano un forte gemellaggio: da ex capitano delle rondinelle a tecnico biancorosso.
“Sono stato per anni capitano e tecnico del Brescia e ho vissuto esperienze belle. Ho giocato spesso a Mantova. Spero di poter dare qualcosa di importante e di far tornare tanta gente allo stadio.”

Come cambia Davide Possanzini da giocatore a tecnico?
“Sono due mestieri completamente diversi: quando fai il calciatore pensi più che altro a te stesso e alla tua prestazione in campo; da allenatore invece devi pensare a tutti gli effettivi. Da calciatore ho avuto frustrazioni in campo e da allenatore cerco di mettere in campo le soluzioni a quello che ho avuto.”

Cosa l’ha convinta a sposare il progetto Mantova?
“Tante cose, la storia e la piazza che Mantova è. Il direttore tecnico al nostro primo incontro mi ha parlato di un progetto importante e ho notato molto entusiasmo e convinzione in quello che faceva. Con il Presidente, inoltre, mi sono bastati pochi minuti per mettermi d’accordo. Ho trovato tanta voglia di ridare a Mantova quello che merita.”

Indipendentemente dalla categoria, ha deciso di puntare sul nostro club per una nuova esperienza.
“Assolutamente. La categoria era l’ultimo dei miei problemi, volevo un posto in cui poter lavorare con serenità e in cui la gente apprezzasse la persona che sono. Spero di poter aiutare il Mantova a tornare dove merita.”

Ci racconta brevemente la sua idea di calcio?
“La mia idea di calcio nasce in giardino, da bambino giocavo sempre per strada, al primo piano c’era un balcone e ogni volta che alzavamo il pallone dovevamo smettere di giocare. Io vorrei un calcio propositivo, in cui è la squadra a dominare il gioco. Mi piacciono i giocatori che hanno voglia di essere protagonisti in campo. I risultati sono fondamentali, ma credo che la strada per raggiungerli lo sia ancora di più. Sono convinto fortemente di questo e cercherò di inculcare ai giocatori questa filosofia.”

Buona parte del suo percorso da tecnico è stato al fianco di Roberto De Zerbi: che esperienza è stata e in cosa l’ha arricchita?
“Strepitosa. Siamo partiti dalla Serie C e siamo arrivati a giocare la Champions League. Abbiamo vissuto tante esperienze belle, ho avuto la fortuna di lavorare con un tecnico preparatissimo, un amico, in più l’ho potuto fare stando un passo indietro all’allenatore, quindi con un pizzico di lucidità in più. Io credo che questo sia il più grosso bagaglio che mi ha dato quest’esperienza e spero di poterla trasmettere alla squadra. Voglio creare un clima bello e piacevole per poter permettere ai giocatori di esprimersi al meglio.”